Entrare nell’economia del mentoring è diventato più accessibile che mai, soprattutto per chi è agli inizi e desidera condividere le proprie competenze in nicchie specifiche. Servizi come Superpeer, MentorPass e Intro offrono strumenti per monetizzare il proprio know-how senza dover costruire strutture complesse. Questo formato è perfetto per freelance, specialisti e creator alle prime armi nel mondo della consulenza digitale. In questo articolo analizziamo il funzionamento di questi servizi, come iniziare a guadagnare e cosa aspettarsi entro metà 2025.
Il micro-mentoring consiste in consulenze video brevi e strutturate, di solito tra i 15 e i 60 minuti. A differenza del coaching tradizionale o dei corsi completi, si concentra sulla risoluzione diretta dei problemi e sulla guida personale. Le sessioni si tengono su servizi progettati appositamente per consulenze individuali.
Servizi come Superpeer, MentorPass e Intro semplificano il processo: l’esperto stabilisce l’orario, il prezzo per sessione e si collega con i mentee tramite strumenti video integrati. Per i principianti, questo modello rappresenta un ingresso senza complicazioni nel reddito online, senza creare prodotti formativi o affidarsi a metodi di monetizzazione passivi.
Ciò che rende unici questi servizi è la semplicità nella creazione del profilo e la bassa soglia d’accesso. Sono pensati per professionisti che, pur non avendo un grande pubblico, possono offrire conoscenze pratiche e mirate basate sulla loro esperienza.
Professionisti in ambito tech, design, marketing, coaching di carriera, fitness o hobby come il podcasting trovano terreno fertile. La richiesta si è spostata da celebrità e grandi esperti verso profili accessibili che offrono consigli pratici basati sull’esperienza.
Nel 2025 cresce il trend del “mentoring tra pari”—gli utenti cercano spesso qualcuno solo uno o due passi avanti, non un guru. I nuovi mentor possono sfruttare questo fenomeno valorizzando transizioni personali, traguardi recenti o competenze acquisite sul campo.
I titoli accademici contano, ma esistono molte forme di credibilità. Avere realizzato un progetto, cambiato carriera con successo o fatto crescere una community sono prove di valore che colpiscono più di un diploma formale.
I tre servizi—Superpeer, MentorPass e Intro—servono pubblici leggermente diversi, ma condividono funzioni come prenotazioni, chiamate video e pagamenti integrati. Ecco cosa sapere prima di scegliere.
Superpeer è popolare tra creator, sviluppatori e marketer. Consente l’integrazione del calendario su altri siti e i pagamenti via Stripe. È ideale per chi ha già una piccola audience online.
MentorPass privilegia relazioni più strutturate e a lungo termine. È apprezzato da mentor nel business e startup, e propone onboarding e matching tra mentor e mentee. Supporta i nuovi utenti nel creare relazioni ricorrenti.
Intro si presenta come uno strumento per videochiamate 1:1 di alto impatto con un’esperienza curata nei dettagli. È molto usato da esperti di intrattenimento, benessere e coaching aziendale. Il suo punto di forza è l’interfaccia moderna e l’approccio mobile-first.
Il servizio include strumenti di marketing e posizionamenti evidenziati per i mentor con le migliori valutazioni, facilitando la visibilità anche senza un forte brand personale. Come altri servizi, Intro trattiene una commissione, ma gestisce pianificazione e promemoria in modo efficiente.
Per i principianti che vogliono apparire professionali da subito, la configurazione del profilo e le conferme automatiche rappresentano un vantaggio concreto.
Non serve avere un sito, funnel o budget pubblicitario. Ma serve chiarezza. Prima di tutto, definisci la tua nicchia: quale problema puoi aiutare a risolvere in 30 minuti? Poi scegli il servizio che meglio si adatta ai tuoi obiettivi.
Crea un profilo con un titolo chiaro, una breve presentazione video (facoltativa ma consigliata) e alcuni temi di consulenza che puoi trattare. Questi invogliano i mentee a prenotare. Imposta un prezzo accessibile: la maggior parte dei principianti parte da 30–75 euro a sessione.
Per la promozione, bastano un post su LinkedIn o Instagram o una mail ai contatti esistenti. Le prime recensioni saranno fondamentali. Fai delle prove con amici o colleghi per testare il format prima del lancio pubblico.
La coerenza conta più della quantità. Fissa orari disponibili regolari—anche solo due ore a settimana—e rispettali. Molti utenti prenotano all’ultimo e sono più propensi a tornare se la prima esperienza è stata positiva.
Invia sempre un breve messaggio di follow-up con un consiglio o una risorsa. Questo trasforma un contatto isolato in una relazione continuativa. Aiuta anche a raccogliere testimonianze per la tua pagina profilo.
Con il tempo, potrai offrire sessioni di gruppo o pacchetti. Ma all’inizio, concentrati sull’ascolto e sul risolvere problemi specifici. Il micro-mentoring è più conversazione che lezione frontale.